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L'arte di ordinare e organizzare. Come risistemare casa e quali sono i vantaggi?

Aggiornamento: 13 ago 2021

Buonasera 'mores'. L'argomento di oggi è: come teniamo in ordine ed organizziamo la nostra casa e non solo, ma anche il nostro tempo, la nostra vita ed i nostri spazi in generale?

Se sei un fedele seguace di Marie Kondo, di certo l'argomento non ti sarà nuovo. Ma vediamo qualche concetto base. Oggi condividerò anche qualche chicca e qualche suggerimento su cosa uso e come faccio!


Il metodo Marie Kondo, anche detto Konmari, consiste fondamentalmente nell'assumere una mentalità nella quale si rinuncia ad accumulare e accatastare troppe cose, beni superficiali ed inutili che finiscono per intasare la nostra casa e la nostra vita. Ovviamente, stiamo sintetizzando ampiamente ma il concetto base è quello di non accumulare oggetti che non ci servono, imparare a selezionare e scegliere in base alle nostre reali necessità, disintossicare la nostra vita dal superfluo eliminando quelle cose che non ci danno felicità e donare (o in caso vendere) invece di buttare.

Se vi interessa, vi consiglio la lettura "Il magico potere del riordino. Il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita" che troverete su Amazon.

La teoria della Kondo è che al decluttering della casa, segua un miglioramento dello stato d'animo e un senso di nuova libertà dato dallo spazio ritrovato.

Se questo ti sembra un approccio un po' troppo "zen", parliamone in modo un po' più terra terra e vediamo in cosa consiste il cambiamento, come e perché attuarlo. Scegliere ogni singolo oggetto che abbiamo in casa in base a quanta felicità possa darci è forse un po' pretenzioso e poco pratico o realista, ma di certo c'è modo di snellire il contenuto dei nostri armadi e di utilizzare meglio il nostro spazio e il nostro tempo.


Quante volte hai lanciato una maglietta sulla sedia (quella sedia, l'abbiamo tutti, non è fatta per sedersi, è un appendice dell'armadio) per stanchezza o per mancata voglia di metterla a posto? Quante volte quella maglietta in breve tempo si è trasformata in un essere informe di capi accroccati tutti insieme, non abbastanza "sporchi" da essere messi a lavare ma nemmeno abbastanza puliti per essere indossati nuovamente?

Quante volte si sono accumulati gli scatoloni vuoti dei pacchi Bartolini e Amazon? Quante volte arrivati a casa dallo shopping, non hai saputo dove mettere il nuovo profumo perché l'armadietto del bagno era pieno, oppure non sapevi dove appoggiare i nuovi stivaletti perché la scarpiera era piena? Se la risposta a tutte queste domande è stata mai, wow, sei già pronto/a a lanciarti nella tua vita pienamente organizzata e splendidamente ordinata senza guardarti indietro. In caso contrario, vale la pena di fermarci due secondi a pensare al perché.


Perché accumuliamo oggetti dei quali non abbiamo bisogno o che comunque non useremo, spendendo soldi che magari ci farebbe anche comodo spendere diversamente (o magari mettere da parte per cose importanti)?

La psicologia ci insegna che tendiamo a comprare troppo (a volte anche compulsivamente) per molteplici motivi. A volte si compra per ottenere felicità e soddisfazione dalla possessione di un determinato oggetto o esperienza, a volte perché il possedere di più ci dà maggiore sicurezza e la sensazione di avere più stabilità. A volte si compra per sentirsi parte di un determinato trend o di un determinato gruppo, per esempio vestire sempre solo capi griffati per essere riconosciuti come una "elite del fashion" o comprare sempre l'ultimo iPhone perché ci si sente fortemente legati al marchio Apple e ci si riconosce come parte della sua comunità. Qualcuno invece si fa influenzare fin troppo dalle strategie di marketing e dalla pubblicità, c'è chi compra per compensare altre carenze o per depressione. A volte si compra per invidia pura e semplice di una determinata cosa vista da o su qualcun altro. Altre volte invece compriamo semplicemente perché ci sentiamo padroni di spendere il nostro denaro, che abbiamo guadagnato duramente, come meglio crediamo (che intendiamoci, non è sbagliato).

Una volta mi sono fermata a parlare con la mia prozia, che oggi ha 94 anni, sul perché da sempre, comprassero in eccesso la maggior parte dei beni alimentari. Lei è anziana e vive con la sua badante e anche quando erano in tre, qualche tempo fa, prima che venisse a mancare il suo compagno di vita storico, certi acquisti sono sempre stati spropositati. Non mi sono mai spiegata perché comprare 12 bottiglie di latte, per surgelarne 11 se poi ne rimane in frigo solo una. Tanto entro una settimana avrebbero fatto la spesa di nuovo. Mi chiedevo perché comprare 10 pacchi di pasta invece che due, perché una cassa di pomodori intera invece di solo quelli che servivano e così via. La risposta era sempre simile, "Non si sa mai", "Tanto prima o poi serviranno, almeno ne abbiamo" oppure "Non puoi mai sapere cosa può succedere". Insomma, pensando alla sua generazione, alla sua realtà, che sia per paura del futuro, come chi ha vissuto la guerra ed ha vissuto la mancanza oppure come chi per povertà ha vissuto con i desideri insoddisfatti per anni (magari una vita intera) non è difficile capire perché alcuni abbiano questa sensazione di sicurezza legata al possesso e all'acquisto. Ma noi comunque non siamo qui per questo. Se la terapia psicologica può aiutare chi compra compulsivamente (che sì, è un problema e come tale va seguito), fare mente locale e scegliere un metodo proprio per gestire le cose che abbiamo, può aiutare il piccolo caos quotidiano che praticamente tutti noi, prima o poi sperimentiamo in casa (quanto più durante i cambi di stagione, i traslochi o nei periodi stressanti).



  • L'armadio

Una delle cose più noiose e complicate per la maggior parte di noi, da organizzare, è l'armadio! Fai spazio sul tuo letto, sulle sedie, in bagno e fatti coraggio. Tira fuori tutto dal guardaroba, non lasciare niente. Aprofitta dell'occasione per fare una bella pulizia profonda degli armadi e comincia con il decluttering. Prima di pensare a come posizionare le cose nell'armadio, bisogna rivedere tutti i capi e decidere cosa farne. Personalmente li divido in 5 catergorie:

  1. Tenere: in questa categoria ovviamente, vanno tutti i capi e gli accessori che terremo e che ci vanno bene e sono utili/funzionali al nostro guardaroba;

  2. Cedere o vendere: in questa categoria vanno tutti i capi che per un motivo o l'altro non vanno più bene per noi o non ci donano, ma che sono in sé capi in ottimo stato e hanno del potenziale oppure che hanno un certo valore monetario;

  3. Donare: in questa categoria vanno i capi che non vogliamo o non indossiamo, che sono in buono stato e tendenzialmente sono capi basic o comunque pratici e funzionali e potrebbero essere utili a persone in difficoltà e a enti che li raccolgono per aiutare persone in difficoltà;

  4. Riciclare: in questa categoria vanno i capi che non possiamo cedere, vendere o donare, che magari non sono in buono stato così come sono ma che si possono modificare per farne un abito o accessorio differente, oppure anche solo (se il tessuto lo permette e se e solo se ci può fare comodo) fare a pezzi per usarli come stracci in casa (non è glamour lo so, ma è utile e evitiamo di buttare e creare altro inquinamento di cose che ci sarebbero comunque utili). Ricordiamoci però che questa categoria serve a noi per essere più ecologici e non come pretesto o scusa per evitare di buttare cose inutili (come quelle vecchie mutande che non dovresti più indossare per quanto possano essere comode, sono imbarazzati e non vorresti mai che ti ci vedessero oppure come quella maglietta completamente bucherellata, anche se tenuta per ricordo le nostre memorie sono immortali, non abbiamo bisogno di oggetti consumati e lisi);

  5. Buttare: qui ovviamente va tutto ciò che non va nelle categorie precedenti e che non avrebbe senso riciclare.

Già qui siamo un passo avanti. Ma quali sono le cose che non ci servono davvero? Queste sono delle regole che mi sono data, spero possano essere utili anche a te. Ovviamente starà a te giudicare in che categoria piazzare queste cose.

  • Abiti di taglie sbagliate: Troppo grande o troppo piccolo. Comprare tenendo nell'armadio cose che non ci stanno pensando e sperando che forse un giorno ci staranno, oltre che nefasto per il portafogli (stiamo comprando cose che forse non useremo mai) è nefasto per la nostra mente. Quando apri l'armadio devi poter prendere qualsiasi cosa ti stimoli, non deve essere uno slalom tra quali cose ti stiano e quali no. Anche se non si trattasse di nuovi acquisti, ma solo di cose che non ti stanno più e non parliamo di quelle che segnano un po' (per le troppe prelibatezze consumate a Natale o Pasqua), ma di quelle sbagliate di due o anche tre taglie, che non ti stanno da un paio d'anni e che guardi e riguardi malinconicamente. Rivendi quegli jeans o dalli a tua cugina. Compra, indossa e tieni solo i vestiti che ti stanno e che ti donano. Non devi sentirti soffocare nei tuoi abiti e nemmeno navigarci. Dovresti sentirti a tuo agio. Vestirti è solo una delle prime cose che fai all'inizio della giornata, ma come vesti definisce parte di quanta sicurezza di te percepisci. Puoi salvare un maglione oversize da mettere sui jeans o come vestito corto se vuoi, ma non tenere la vecchia t-shirt gigantesca comoda ma con la quale non riesci a guardarti allo specchio senza sentirti un sacco di patate.

  • Scarpe scomode e inutilizzabili: Belli i tacchi, sì, sono stupendi. Personalmente li amo e li uso quasi quotidianamente, ma se hai tacchi su tacchi, decoltè e stivali alti e non li indossi mai perché dopo 5 passi ti fanno piangere i piedi in aramaico dal dolore, tenerli non serve a nulla. Se alla fine indossi sempre lo stesso paio di sneaker, le ballerine o qualsiasi altra cosa ti sia comoda, non ha senso tenerle. Qualsiasi paio di scarpe sia scomodo o doloroso, via. Cedi o vendi. Piuttosto investi su un unico paio di scarpe di quel tipo, che non ti faccia male e che abbia suola e materiali di qualità da indossare nelle occasioni che lo richiedono.

  • Scarpe vecchie e consumate: No e ancora no! Come nel caso delle scarpe scomode, le scarpe vecchie non vanno bene per il tuo piede. I piedi sono importantissimi e delicati. Se una scarpa è consumata, ci sono molte probabilità che non vada più bene per il tuo piede e per la tua postura. Per quanto possa sembrarti comoda, credimi, non è il caso. L'abito non fa il monaco, eppure tutti abbiamo una prima impressione delle persone che incontriamo che si forma nei primi secondi in cui le vediamo e ci parliamo, che è difficile da cambiare. Vorremmo convincerci di non giudicare le persone dalle apparenze ma in realtà, purtroppo, come essere umani lo facciamo tutti, chi più chi meno. Quindi niende calzari bucati! 😉

  • Borse usurate: Si dice che le borse non siano mai troppe, come le scarpe. Ma le borse usurate non fanno bella figura, per non parlare del rischio che un manico si rompa mentre siamo in giro, che una lampo si blocchi o che un bottone venga totalmente via. Se la tua borsa è consumata, è ora di lasciarla andare.

  • I capi che ci piacevano, in teoria: Uno qualsiasi di quei capi che in negozio, nel camerino con lo specchio altissimo e le luci soffuse, ci piaceva da morire ma una volta tornati a casa non ci è piaciuto mai più e non lo hai mai indossato. Oppure quel vestitino che fa tendenza e ti sembrava un ottima idea ma quando lo hai riprovato in camera tua hai deciso che non era cosa per te. Lasciali andare, troveranno una casa in cui potranno essere amati e tu potrai concedere il tuo amore ad altri capi.

  • Accessori che non si abbinano al nostro stile attuale: le mode vanno e vengono ma lo stile resta. Il nostro stile esprime il nostro modo di essere, evolve e si modifica nel tempo ma di solito è più stabile delle mode di passaggio. Se hai dei vecchi accessori, che non vanno più bene con il come vesti oggi e che in nessun modo potrebbero valorizzare lo stile che vorresti avere e che immagini per il tuo futuro, lasciali andare.



Quali sono invece i capi da non elimare durante il decluttering?

  • Gli jeans: Non pensare di eliminare definitivamente i jeans dal tuo guardaroba. I jeans non hanno età o classe sociale. Si possono accessoriare ed indossare in mille modi diversi. Il taglio di jeans di moda cambia di continuo, a sigaretta, a gamba d'elefante, boyfriend, mommy jeans, skinny e superskinny, baggy jeans e tanti altri. Se hai dei jeans che non vuoi più indossare perché non sono più di moda ma, che sono ancora in buono stato e che ti stanno bene, vale la pena tenerli e metterli da parte in un angolo separato del tuo guardaroba, dove non si mischieranno con le tue scelte attuali ma senza dare via delle possibili perle che probabilmente vorrai riusare tra qualche anno.

  • I capi "basic": Non dare via i tuoi capi basic. La camicia bianca, i jeans scuri, il "little black dress", le decolté nere con il tacco medio alto... Se non si tratta di pezzi rovinati o consumati, non darli via. Intorno a questi capi basic si può costruire ed articolare tutto il tuo guardaroba. Se vuoi approfondire l'argomento ti consiglio come lettura "I Capi Basici della Donna di Charme" di Chiara Giuliani (la versione digitale per Kindle è gratuita).

  • Gli abiti simili: Se un determinato taglio ti dona, non eliminare dei capi solo perché hai troppi vestiti di quel genere. Trovare un pezzo che ti rappresenta e che possa essere la tua firma non è un male, anzi. Può renderti memorabile.



Qualche trucco!

  • Se nel tuo armadio ci sono abiti che ti piacciono ma che non indossi mai, prima di metterli a posto, abbinali ad altre cose nel tuo guardaroba. In generale, cerca di abbinare tutte le cose che hai nell'armadio in modo da poter creare con ogni pezzo almeno un paio di outfit differenti. In generale, compra pensando ai tuoi outfit e pensando con cosa indosseresti quello che stai per acquistare. Se non hai niente con cui abbinarlo, compra qualche accessorio che ti permetterebbe di abbinarlo con quello che hai o compra un outfit intero per indossarlo. In caso contrario non comprare! Non lo indosserai.

  • Ordina il tuo armadio in modo intuitivo. Separa abiti lunghi dai corti, quelli più caldi da quelli più leggeri (all'interno della stessa stagione). Appendi o sistema le cose in modo da poterle vedere senza dover tirare tutto fuori ogni volta. Quando fai il cambio di stagione non eliminare cose che potrebbero fare comodo durante le giornate di transizione e assicurati di mettere le cose in modo da non togliere spazio a tutte le cose che utilizzerai durante questo periodo. Se vuoi sapere qualcosa di più su questo argomento, fammelo sapere. Ti mostrerò volentieri come fare!

  • Utilizza grucce tutte uguali per avere un guardaroba più armonioso. Renderà più facile ed intuitivo trovare il capo che stai cercando.

  • Ordina gli abiti per outfit o per schemi di colore. Se ti manca ispirazione, non dovrai sforzarti a ragionare per decidere cosa indossare.

  • Se hai fatto molti acquisti sbagliati o hai abiti che non indossi o non hai mai indossato, vendili su Vinted! Ti spiego qui come.


A seconda delle tue disponibilità, investi in:































Sono tutte (ottime) opzioni, per vedere i tuoi vestiti appesi insieme e decidere se ti piace come stanno insieme e risparmiare tempo quando ti prepari.


Per altri accessori utili e di aiuto nel tenere in ordine, puoi dare un occhiata qui!


Per oggi questo è tutto! Ma passeremo presto ad altre aree della tua casa da risistemare. Se vorresti cominiare da una in particolare o hai bisogno di aiuto con un area in particolare, lasciami un commento qui sotto e correrò in tuo aiuto! 😉


Un abbraccio e a presto,

Cat!


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